martedì 3 novembre 2020

 La Galassia M101


La galassia m101 o galassia girandola distante oltre 20 milioni di anni luce, in una ripresa eseguita con canon 20Da + teleobiettivo 300 mm f 5,6 somma di immagini da 2 minuti di esposizione ciascuna per un totale di ben 5 ore...



sabato 24 ottobre 2020

La cometa C/2020 F3 (Neowise)

 La cometa Neowise del 2020


L'anno in corso è stato abbastanza ricco di eventi astronomici ed anche del passaggio di alcune comete.

La più soddisfacente è certamente stata la Neowise! Che è riuscita a sopravvivere al passaggio ravvicinato al Sole, regalandoci così il meraviglioso spettacolo. Qui sotto potete vedere una fotografia scattata da Fratta Terme (FC), ed eseguita con un semplice obiettivo zoom ed una fotocamera canon 20Da, combinando 22 immagini da 2 secondi a 200 ISO. Alcune fotografie scattate a questa cometa, sono state purtroppo rovinate dal passaggio dei satelliti "starlink".


Le comete sono oggetti molto peculiari ed altrettanto imprevedibili! Spesso e volentieri infatti le previsioni fatte dagli astronomi sulla loro effettiva luminosità, viene spesso disattesa, oppure ci possono essere delle vere e proprie sorprese! 

Le comete sono costituite da una mistura di ghiaccio e rocce, con probabilmente un nucleo roccioso.

Gli elementi "volatili" come ghiaccio d'acqua, metano, anidride carbonica, sublimano quando la cometa si avvicina abbastanza al Sole, e creano l'effetto della coda della cometa, si hanno in realtà 2 code, una costituita dalle polveri che l'oggetto rilascia lungo la sua traiettoria, mentre la coda di ioni è costituita dai gas liberati dall'oggetto, che colpiti dai raggi solari, in particolare i raggi ultravioletti, vengono "ionizzati", ovvero gli atomi perdono un elettrone acquistando in questo modo carica positiva.

La coda di ioni "risente" pertanto del magnetismo del vento solare, ed è sempre proiettata in direzione opposta a quella del Sole.

Esiste anche la possibilità che le comete siano molto simili agli asteroidi, la differenza secondo alcuni astronomi potrebbe essere dunque che gli asteroidi perlomeno in certi casi, siano delle comete "esaurite" ovvero che hanno perso tutti i loro elementi volatili, durante i ripetuti passaggi intorno al Sole.

Alla prossima!

venerdì 23 ottobre 2020

Tutorial fotografico sulla pulizia ottica di un obiettivo russo Tair3 300mm f4,5

Ciao a tutti,

In questo breve tutorial fotografico, potete farvi un idea su come smontare un obiettivo Tair 3, si tratta del famoso fotofucile di fabbricazione russa, l'ottica ha una focale di 300 mm ed un rapporto di apertura massimo di f. 4,5... Il diametro dell'obiettivo è 72mm, con un bel rivestimento antiriflesso color viola...

Si tratta di un doppietto acromatico, mentre un correttore è presente nella parte posteriore, sembrerebbe uno spianatore di campo, con la parte convessa rivolta verso l'obiettivo primario...

Questi obiettivi possono essere molto validi per l'astrofotografia, trattandosi di obiettivi vintage il costo in rapporto alla qualità ottica sembrerebbe conveniente, dandoci una buona garanzia sulle performance, senza necessariamente spendere un capitale.

Inutile dire che essendo un'pò datati è possibile trovare delle muffe sulle lenti, e chiaramente quando si trovano all'interno richiedono lo smontaggio completo dell'obiettivo per la loro pulizia.

Voglio precisare che questo tutorial è perlopiù una piccola guida fotografica che ho realizzato nel percorso intrapreso per aprire l'obiettivo e raggiungere le ottiche all'interno, è sempre necessario procedere ponderando attentamente ogni singola operazione, anche quelle che appaiono più scontate, ed armarsi di tanta pazienza...


Per la pulizia delle ottiche, ho trovato ottimale una miscela composta dal 70% circa di alcool isopropilico denaturato, e da circa il 30% di acqua distillata, cosi facendo il risultato è stato ottimale.

Per scaricare la guida clicca sul link sottostante.

Ciao!

Guida fotografica download

domenica 18 ottobre 2020

L'astronomia è in pericolo

L'astronomia esiste da secoli, è una scienza alla portata di tutti, basta infatti pensare a come nel passato il cielo stellato (che cambia con lo scorrere delle stagioni), era un punto di riferimento per chi coltivava le terre, al sorgere o tramontare di alcune stelle o costellazioni, coincidevano periodi di semina o di raccolta. Oppure a quando i navigatori utilizzavano le stelle per orientarsi in mare... Oggi giorno invece l'astronomia è una grande scienza il cui studio è in continua evoluzione, per mezzo di potenti telescopi terrestri e spaziali, e di radiotelescopi per la ricerca... Ma non è tutto, oggi sappiamo che anche un semplice binocolo è sufficiente per "volare" fra le stelle alla ricerca dei principali oggetti da osservare come la grande nebulosa di Orione, la galassia di Andromeda e così via...


Ma oggi l'astronomia è costantemente sotto attacco, non solo dall'inquinamento luminoso prodotto dall'illuminazione artificiale notturna, dove perlomeno in Italia esistono leggi regionali (più o meno rispettate), per il suo contenimento... Ma a partire dal 2019 esiste anche una nuova e forse più pericolosa minaccia, quella dei satelliti artificiali... Nascono infatti progetti come "starlink" che promettono una maggior diffusione di internet anche in aree remote del globo, ma al prezzo di "incrinare" per sempre la visione del cielo notturno, non solo in termini di visione ad occhio nudo, ma soprattutto rischiano di compromettere l'astrofotografia a lunga posa e le osservazioni radioastronomiche!

Nella foto qui sotto sono visibili alcune "tracce" lasciate dal passaggio di satelliti artificiali, l'immagine è stata ottenuta con una semplice fotocamera reflex ed un obiettivo da 300 millimetri di focale, con un tempo di esposizione di 1 minuto.



Se si considera che in astrofotografia il passaggio di satelliti artificiali durante l'esposizione è un evento tutt'altro che raro, e che al giorno d'oggi esistono circa 3000 satelliti attivi in orbita attorno alla Terra, pensiamo a cosa potrebbe accadere con decine di migliaia di satelliti in cielo! L'astrofotografia sarebbe praticamente impossibile, e l'osservazione con i grandi telescopi e radiotelescopi gravemente compromessa.

In questo momento società come SpaceX responsabile del lancio dei satelliti "starlink" stanno cercando collaborazione con gli astronomi per ridurre la luminosità dei satelliti, ma purtroppo verniciare di scuro le superfici riflettenti e dotare i satelliti di schermi paraluce, non è bastato, e mentre ad occhio nudo la loro visibilità è stata diminuita, in astrofotografia e nelle osservazioni radioastronomiche questi piccoli satelliti sono ancora "luminosissimi".

C'è da augurarsi che al più presto l'allarme lanciato dagli scienziati sia ascoltato dai governi, e che siano attuati provvedimenti come ad esempio ridurre il numero di satelliti lanciati, e limitare l'altitudine di questi satelliti ad un massimo di 600 km dalla superficie, in modo che essi entrino nel cono d'ombra della Terra entro poche ore dal tramonto del sole, diventando così invisibili.

In caso contrario i satelliti lanciati ad altezze superiori ad esempio 1200-1500 km dalla superficie, restano visibili per quasi tutta la notte anche nelle stagioni in cui le notti sono più lunghe e l'ombra della terra più estesa!

Inoltre non bisogna dimenticare la radioastronomia, i satelliti rischiano di interferire con le frequenze di "ascolto" dei grandi radiotelescopi vanificando qualunque tipo di osservazione in una branca dell'astronomia di fondamentale importanza per la ricerca!

link utili: Gli astronomi e la sindrome dello struzzo


 La Galassia M101 La galassia m101 o galassia girandola distante oltre 20 milioni di anni luce, in una ripresa eseguita con canon 20Da + tel...